4 settembre - Infermerie e Falsi allarmi

18,30 - Infermeria
PG:William Charm, Alexandra Joy, Cornelia Penderton, George Hit, Faith Ryan, Corynn Ryan


Dire che odiavo le Infermerie era poco.
Erano luoghi lugubri per me, luoghi dove avevo passato la maggior parte della mia infanzia.
Sembre sballottata da un ospedale ad un altro, seguendo fedelmente la mia mamma e il mio papà.
Avevo visto gente morire, altra stare così male da desiderarlo.
Non c'era nulla di peggio della sofferenza delle persone: i loro sguardi, il loro boccheggiare cercando di respirare non solo un pò d'aria, ma anche un pò di vita.
Ma fortunatamente quello non era il caso di Will.
Mi avvicinai timidamente a William e diedi una rapida occhiata al suo naso.
Non era decisamente rotto e non sanguinava poi tanto. Forse si era spezzato un capillare, nulla di più.
Non volevo fare la maestrina o la so-tutto però Alex aveva esagerato, ovviamente perchè ci teneva a Will e quindi era stata un pò avventata.
Stavamo aspettando Madama Chips.
"Io... Credo... Cioè... Io non credo che si sia rotto il naso... Vedi Alex... Probabilmente si è spezzato un capillare, nulla più..." dissi pian piano.
Forse Alex mi guardò storta, ma quando venne Madama Chips mi diede ragione ed anche lei si convinse.
Guardai per un lungo istante Will negli occhi, sembrava sollevato *Non credo sia molto entusiasta di tutto questo trambusto... Cioè... Alex è stata molto premurosa, ma forse siamo un pò troppi in quest'Infermeria!*.
Mi guardai intorno, eravamo tutti lì, alla fine non so bene nemmeno io perchè ero lì. Forse perchè ero preoccupata un pò anche io, sotto quell'atteggiamento freddo, razionale e logico che avevo assunto.
Mi avvicinai a Cornelia. Doveva sentirsi da schifo.
"Cornelia... Sai una cosa? Sei una bellissima persona!" le sussurrai spensieratamente. Magari l'avrei tirata un pò su.
Madama Chips aveva sistemato Will in un nanosecondo.
Gli sorrisi, un sorriso un pò incrinato. Incrinato al pensiero di quelle due mani unite, un pensiero che propio non mi voleva abbandonare.
Mi sentivo come appesa ad un filo, sempre pronta a cadere nel baratro.
In effetti, nemmeno io sapevo cosa volevo o chi volevo. Non sapevo propio nulla *Che scema che sono!*.
Lasciai perdere.
"Allora, Will, dopo questo bello spavento, come ti senti?"
*Cavoli, è più forte di me!!! Perchè non riesco a parlare con lui decentemente... Mi starà prendendo per una cretina... Fino a ieri tutto tarallucci e vino e oggi... Oggi non lo so nemmeno io!!*

Ginevra Sabbiadoro,
III°anno Grifondoro