1 settembre - La pioggia

23,53 - Scale


Quando la vidi correre diretta al suo Dormitorio, non ci pensai due volte, e le corsi dietro a mia volta.
Quando si accorse di essere seguita, Vea si fermò senza voltarsi, forse voleva aspettarmi.
*Le corse per le scale non sono certo facili come una partita a Quidditch!* pensai, mentre ansimavo dalla fatica.
La raggiunsi, mentre con la destra facevo peso sulla ringhiera delle scale per reggermi e farmi forza. Solo allora il suo viso si girò ad incrociare il mio, affaticato. E vidi i suoi occhi lucidi. Sapevo che era soltanto nervosismo e tensione, anch'io lo provavo spesso, soltanto che il mio modo di sfogarlo era diverso, come prendere a cazzotti qualunque cosa incrociassi con lo sguardo.
"Scusami tanto, non avrei dovuto scappare in quel modo.." si scusò lei. Non riuscivo a capire, ma non faceva altro che scusarsi. La sua insicurezza era palese. Mi avvicinai a lei.
"Io.. perdonami, certe volte sono proprio una stupida!!" continuava a scusarsi. Così le tappai la bocca con un dito, dolcemente. Le sorrisi. E quando tolsi il mio dito dalle sue labbra, sfiorandole, lei ricambiò il sorriso. Tuttavia i suoi occhi erano ancora lucidi.
"Non devi scusarti con me.. Facciamo le scale sino al Dormitorio insieme, vuoi?" le chiesi. Lei annuì, continuando a sorridere.
E così inziammo a chiacchierare, per le scale di Hogwarts, mentre la pioggia ancora batteva al di fuori delle finestre. La osservavo mentre ridevo..
La pioggia che lava ogni cosa, in quel giorno spazzava via il passato, lasciando solo il prospetto di un futuro che si rivelava fantastico. Un futuro accanto a lei. Ed accanto ai miei nuovi amici..




Mike Lanon
V anno, Grifondoro