14,40 - corridoio del treno

Io e Vea uscimmo nel corridoio del treno per cercare il carrello e quel tizio di nome Will.
Il mio stomaco cominciò di nuovo a brontolare. Grwooooooo…… Avevo proprio una fame pazzesca!
“Vorrei avere un bel sacco di galeoni, così mi comprerei direttamente Mielandia!” mormorai.
Ad un certo punto, Vea si fermò di botto, e ci mancò poco che le sbattessi la faccia sulla schiena.
Davanti a lei c’era un ragazzo alto e molto carino. Era il famoso Will, suo fratello!
Controllai se per caso non avessi la bocca aperta o il rivoletto di bava colante ad un angolo. Niente, per mia fortuna!
Mentre io contemplavo Will, Vea gli stava facendo una ramanzina per non averle ridato i suoi soldini prima che si fossero separati.
Che ragazzo gentile! Non uno dei soliti sciocchi boriosi pieni di sé ecc. ecc. ecc. ecc. e potrei andare avanti all’infinito! Hehehe. Lui e Vea fecero subito pace.
Mmhh… Doveva essere un prefetto di Corvonero… La P sulla sua divisa si notava abbastanza. Questo era un infallibile indizio: William frequentava il settimo anno… E io solo il terzo! Me infelice, me tapina… Beh, è ovvio che uno dei più grandi non si sarebbe mai fermato a guardare delle insulse piccole terzine….
Mi sentii un po’ abbacchiata, mentre Vea mi presentava a Will.
E’ brutto avere tredici anni, quando i ragazzi migliori ne hanno diciassette!
Mentre ero lì che pensavo e mi autodistruggevo il morale con le mie considerazioni, sentii una voce lontana… “Ciao Justine, spero di rincontrarti!”
Ehi! Ferma un attimo…. Riavvolgi la scena…. Ma io mi chiamavo Justine? Aveva detto incontrarti, incontrarTI, quindi intendeva proprio ME. Insomma, mi aveva ammiccato… Oh, magari vuoi vedere che era strabico? Aveva sicuramente visto qualche ragazza del settimo anno alle mie spalle… Però aveva detto SPERO, quindi vuol dire che ci teneva a rivedermi...
Dissi uno squillante “Ciao!” e poi trascinai Vea verso la signora col carrello, che avevo adocchiato a poca distanza.


Justine O'Connell
III anno, Tassorosso