L'Antro di Merlino
- March 10th, 2016
- -
- Doppio_Sguardo
Terminate le lezioni tre insegnanti furono ricevuti nell'ufficio del preside. Neville portava l'ampolla contenente il ricordo di Horace per poterlo esaminare nel pensatoio. Versò il contenuto nel basso bacile di pietra, con le rune incise sul bordo, una luce argentea emanava dal suo contenuto, rammentando ad Harry la prima volta che ne scoprì le particolarità. Si avvicinarono e guardando dentro a quella trasparente sostanza argentea, videro una delle feste organizzate dal Professor Lumacorno per i membri del suo club. Riconobbero alcuni partecipanti, tra questi anche Ginny Weasley, ma non riuscivano ad individuare l'oggetto della loro indagine, quando ad un tratto Neville indicò un ragazzo. Era evidentemente una anomalia del ricordo di Horace, dal momento che il volto di quella persona era pesantemente offuscato come se fosse avvolto da una fitta nebbia, ma al suo collo pendeva uno strano medaglione. Il ragazzo si avvicinò al professore come per oltrepassarlo ...
- Arresto Momentum! - Hermione fermò quell'immagine permettendo di esaminarla.
Il medaglione rappresentava due picchi rocciosi ai quali erano appesi due grossi cristalli che potevano vagamente raffigurare una clessidra, sul bordo facevano mostra di sé delle rune.
- Professoressa McGranitt. Che ne pensa? - La interpellò Hermione
- Mi sembra ... una giratempo dovresti avere qualche famigliarità con quegli oggetti vero? -
- Si certo! Grazie a lei. - Disse ricordandosi della sua maratona studentesca al terzo anno.
Tang ne fece il disegno e poi lasciò che il ricordo scorresse fino alla fine.
- Così possiamo esaminarlo con calma stasera. -
Alla sera si ritrovarono alla Stamberga, tutti i presenti vennero messi al corrente della scoperta fatta al pensatoio, Harry estrasse il suo schizzo e lo mostro ai presenti.
- Engorgio! -
Ora l'accuratissimo disegno mostrava i particolari, si potevano notare i che due picchi rocciosi sostenere i cristalli facevano parte di un'isola, e le scritte in runico erano diventate marcatamente visibili. Hermione tentò di decifrarle, la scritta nella parte superiore fu identificata come Emain Ablach mentre quella inferiore come Tre Giorni. Subito tentarono di scoprire cosa significasse la prima, senza risultato fino a quando Hermione si ricordò di averla letta sul libro di Monmouth, controllarono e trovarono il significato, era il nome attribuito dalle antiche leggende ad Avalon ovvero "isola ricca di alberi di mele".
- Abbiamo Avalon e tre giorni ... – Disse riassumendo Harry.
- ... e qualcosa che assomiglia a una giratempo. - Aggiunse Hermione.
- Adesso ne sappiamo molto, dobbiamo solo essere sicuri del luogo in cui si trovi. - Affermò Luna.
- Che cosa sai che non sappiamo? - Chiese Hermione.
- Che Avalon è in un tempo diverso dal nostro di tre giorni mantenuto da quella giratempo. È situata nel passato visto che tutte le descrizione usano quel tipo di coniugazione verbale e che, forse, è proprio qui nel Lago Nero. Da quel che vedo in quel disegno mi pare di riconoscere quella montagna sullo sfondo del paesaggio. -
- Geniale! - Disse Ron, rompendo il silenzio intriso di ammirazione.
- Anch'io riconosco quella montagna. - Disse Neville.
- Ottimo lavoro Luna! Ora dobbiamo procurarci una giratempo. - Si congratulò Harry
- Non guardatemi, la mia la restituii alla McGranitt alla fine del terzo anno. -
- Senza considerare che sono andate tutte distrutte durante la nostra incursione nell'Ufficio Misteri del Ministero. - Ricordò Neville.
La situazione sembrava non avere vie di uscita, nessuno riusciva a immaginare dove trovarne una, mentre costruirla pareva un'impresa impossibile considerando anche il pochissimo tempo a disposizione. Hermione fu la prima a prendere l'iniziativa chiese a Luna di passargli l'altro libro che avevano portato, L'insegnamento della Magia di M. Ambrosius, visto che M. stava per Merlino pensava di trovarvi qualcosa che la aiutasse nella sua ricerca. L'unico indizio che ne trasse era che tutti gli oggetti magici venivano custoditi in una cripta segreta nella caverna di Merlino.
- Dobbiamo andarci ed ispezionarla. - Concluse Ron.
- Sempre ammesso che si sappia dove sia. - Aggiunse Hermione.
- Dovrebbe essere in Cornovaglia nei pressi di Boscastle. - Disse Neville
- Molto bene andiamoci subito! -
Si diressero verso la foresta proibita cercando i loro mezzi di trasporto preferiti, i Thestral, e in breve erano in volo verso la Cornovaglia. Dopo un veloce viaggio le otto cavalcature si apprestavano a perlustrare l'area intorno a Boscastle per individuare la caverna, fecero qualche giro a bassa quota approfittando dell'oscurità quando Demelza richiamò l'attenzione degli altri su un buco nella roccia situato a livello del mare. Subito atterrarono e lasciate le cavalcature all'esterno si addentrarono nell'antro. Era una normalissima grotta meta di turisti come la stragrande maggioranza delle altre presenti nel territorio, nulla faceva intuire che fosse stata la dimora di Merlino. Facendo luce con le bacchette ispezionarono centimetro per centimetro la caverna senza cogliere il minimo indizio, nemmeno gli incantesimi rivelatori di Hermione avevano sortito un effetto. Stavano per rinunciare quando Luna attratta da una magnifica conchiglia facendo luce con la sua bacchetta si abbassò per raccoglierla.
- Ferma non muoverti! - Le ordinò Demelza attirando l'attenzione degli altri.
- Che hai visto? - Chiese Harry
La ragazza indicò la parete più liscia della grotta, l'ombra che ne veniva proiettata,causata dalle rocce circostanti, sembrava una scritta runica. Spensero tutte le luci tranne quella di Luna ora una scritta in runico appariva sulla parete. Hermione tentò di tradurla ma senza risultato.
- Sono rune scritte a caso non riesco a dar loro qualsiasi significato, c'è però un simbolo che non comprendo, non fa parte dell'alfabeto. -
- Qual'è? - Chiese Mirina
Hermione lo indicò senza alcun indugio Ency estrasse la bacchetta e toccò la parete proprio nel punto in cui appariva quel segno. La parete si aprì come il muro nel cortile del Paiolo Magico, evidenziando l'accesso a un'ampia cripta. Fecero subito luce ed entrarono, tutti tranne Mirina che rimase in retroguardia temendo che poetesse sorgere qualche problema. L'interno sembrava l'ufficio del falso professor Moody pieno di una serie di oggetti straordinariamente stravaganti, sembravano prototipi degli oggetti magici usati attualmente. Si potevano distinguere Spioscopi, Avversaspecchi, Detector Oscuri, Occhi Rivelatori come quello che avevano preso ai loro inseguitori e finalmente una Giratempo. Sembrava molto più robusta e potente di quella usata da Hermione al terzo anno. Hermione la stava per afferrare quando Harry la fermò per indicargli uno scheletro umano in un angolo del pavimento.
- Probabilmente in questa cripta è presente qualche incantesimo difensivo. -
- Già! - Fece eco un raccapricciato Ron
- Ora voglio che usciate di qui e raggiungiate Mirina. -
- No non voglio lasciarti qui da solo. - Disse Ron
- Nessuna discussione. FUORI! -
Il tono di Harry non ammetteva dubbi o proteste, tutti i suoi compagni uscirono dalla grotta senza toccare nulla. Rischiaravano solo con le loro bacchette la cripta che conteneva tutti quegli strani oggetti. Harry si preparò poi veloce come un lampo afferrò la giratempo e volò fuori dalla cripta più velocemente di un Amphitere. Fu una saggia decisione, infatti il passaggio che si era aperto al tocco della bacchetta di Enceladus si richiuse velocemente come un otturatore fotografico, Harry ce la fece per un pelo. Ritornarono alla Stamberga e si godettero un meritato riposo.
Era ancora buio quando Hermione fu svegliata da un insistente bussare alla finestra della sua camera, era un gufo che doveva consegnare una messaggio. Aprì la finestra prese il messaggio ringraziando l'animale che volò subito via. Lesse il messaggio:
A Hogwarts è in corso un'ispezione generale da parte del ministero, guidata da Draco. Sembra che siano alla ricerca di una fantomatico Ignotus accusato di aver rubato un prezioso medaglione. M.
Hermione andò subito a svegliare Harry e Neville.
- Dobbiamo recarci subito al castello. - Disse mostrando il messaggio.
- Perchè? - chiese assonnato Neville
- Siamo dei professori dovremmo essere la. -
Si vestirono e si avviarono velocemente verso la scuola, ma quando cercarono di attraversare il portone furono fermati da Draco in persona.
- Da dove venite? -
- Buongiorno Ispettore! Mattiniero eh? Comunque io e i miei colleghi eravamo andati nella foresta proibita per cercare un'erba selvatica estremamente curativa. - Rispose il professor Tang.
- È così e deve essere raccolta prima dell'alba. Come può vedere l'abbiamo trovata. - Disse Neville estraendo qualcosa di maleodorante dalla sua tasca.
- Sappiate che non potete entrare fino a quando l'ispezione non sarà terminata. - Li avvertì dando un'occhiata schifata alla pianta.
- Ispezione? - Chiese Hermione.
- Ordine del ministero non impicciatevi. - Tagliò corto Draco.
Attesero circa un'ora nel cortile del castello che l'ispezione finisse e i funzionari guidati da Draco lasciassero la scuola. Minerva raggiunse i tre e li mise al corrente di quanto era successo. Avevano rovistato dappertutto con la scusa di cercare Ignotus ma era ovvio che cercavano qualcos'altro.
- Il medaglione di Avalon. - Disse sussurrando Hermione
- Devono aver ricevuto qualche spiata riguardo a quello che abbiamo visto al pensatoio. - Asserì Minerva.
- Abbiamo commesso un errore, non abbiamo protetto l'ufficio con gli incantesimi quando abbiamo visto il ricordo di Horace. - Disse Tang.
- Incresciosa dimenticanza. - Disse Neville.
- Comunque ora sappiamo che Draco è dietro a tutta questa storia, forse sin dall'inizio di due anni fa. - Affermò Hermione
Tornarono alla loro routine scolastica, Harry aveva l'ultima lezione della settimana proprio con gli alunni del primo anno. Era diventato abbastanza normale ma alquanto assordante udire i peggiori insulti provenire da quella classe anche se le reazioni degli allievi erano notevolmente diminuite. Mr. Gazza, il guardiano, andava quotidianamente a lamentarsi dalla preside per le parolacce che provenivano da quella classe ricevendo puntualmente assicurazioni che tutto sarebbe stato messo a tacere e il, o i colpevoli puniti.