Il Limbo


Harry si era addormentato da poco, stava sognando la collina dove era stata rinchiusa la sua anima, sentiva dentro di sé che si stava per verificare un grosso cambiamento, e il sogno lo stava confortando, quando all'improvviso tutto cambiò. Si ritrovò in una foresta scura, avrebbe detto di essere nella foresta proibita, stava ancora guardandosi intorno quando si sentì afferrare entrambe le braccia. Erano Luna e Demelza lo avevano ritrovato nei loro sogni ed ora erano li con lui.

- Stiamo sognando? - chiese per conferma Harry.

- Certamente! - Rispose Demelza. - Abbiamo notizie per te, aspetta qui con Luna, torno subito.-

Demelza sparì.

- Ciao Luna, costa sta succedendo? -

- Ciao! Oh niente devi parlare con una persona, ha un messaggio per te. -

- Quale messaggio cosa sono questi miste.. -

Non fece in tempo a finire la frase che Demelza fece ritorno. C'era qualcuno con lei. Harry non riusciva a distinguere chi fosse ma quando fu arrivato davanti a lui lo riconobbe era Enceladus.

- Su Ency digli cosa hai sognato. - lo esortò Demelza.

- Va bene. Uhhh non mi sono ancora abituato alle voci del sogno, sono così diverse da quelle normali. Bene il messaggio è questo Harry. Preparati domani all'alba avrai la possibilità di evadere dal tuo mondo. L'ho visto in sogno, ti stavi recando verso una collina ho sentito un botto e tu ti lanciavi. Riuscirai a lasciare quel mondo, ma dovrai essere aiutato per ritornare in questo. Non so come potremmo aiutarti ma stai sicuro che tutte le nostre conoscenze e forze verranno impiegate per tirarti fuori. -

- Se lascio quel mondo e non vengo in questo dove finirò? -

- In una terra di nessuno, qualcuno la chiama Limbo, di più non so. -

La notte stava per finire, Harry si svegliò di colpo. Notò con stupore che anche i suoi due amici erano svegli e lo stavano osservando.

- Il momento è giunto. - Affermò Doppio Sguardo

- Buona fortuna Harry. Non ti dimenticheremo. - Disse sorridendo Tiensing.

- Riuscite sempre a stupirmi voi due. A volte penso che mi conosciate meglio di quanto mi conosca io. Ebbene si oggi cercherò di evadere da questo mondo. -

I due amici lo guardarono, con gli occhi carichi di affetto e sorrisero. Harry li abbracciò e senza dire niente uscì dalla capanna. A passo spedito si diresse verso la casa di Sigfrido, costeggiando la collina per poi raggiungere lo spiazzo con la caverna. Arrivato notò con sorpresa che, sia l'agrifoglio che la fenice appollaiata su un suo ramo erano li ad attenderlo, mentre li stava osservando le fronde dell'albero cominciarono a scuotersi, era la vibrazione che scorreva nell'aria prima che qualcuno venisse catturato e portato in quel mondo. La fenice scese dall'albero e si posò davanti all'entrata della grotta, guardava Harry, sembrava lo invitasse a posizionarsi in quell'esatto punto. Cosa che fece, lo stormire delle fronde stava aumentando un sordo brontolio si poteva appena udire, sembrava che la grotta stesse per vomitare, il brontolio aumentò di volume stava diventando il rumore del tuono. La fenice fissò Harry per alcuni interminabili istanti poi spiccò il volo, contemporaneamente Harry si tuffò nella grotta. Ka-Boomm tutto divenne buio.

- Respira lentamente, e tieni gli occhi chiusi per qualche minuto Harry. -

Era la voce di Sigfrido che dava questi consigli ad Harry. Si sentì rassicurato e fece come gli era stato detto. Il suo respiro si calmò il fiatone che lo aveva colto affievolì fino a scomparire, e infine aprì gli occhi. Si trovava in un grande deserto formato da una distesa di dune a perdita d'occhio. Il cielo variava dal giallo ocra all'azzurro, per poi ritornare giallo. Un fatto strano, sembrava che il cielo non riuscisse a decidersi se essere azzurro come il nostro o giallo come quello del mondo degli orchi.

- Sono contento di rivederti. - Disse Harry abbracciandolo.

- Così anche tu sei caduto dalla padella alla brace. - Sorrise

- Mi avevano avvertito, ho avuto la promessa dai miei amici che faranno il possibile per aiutarmi a ritornare. Hanno chiamato questo posto Limbo. -

- Si in un certo senso. Questo posto è una fenditura tra mondi, il nostro, quello degli Orchi e un altro, quello delle infinite possibilità. Merlino si è recato in quest'ultimo anch'io dovrò decidermi di andarci. Ora che sei arrivato potrò finalmente affrontare il mio destino. -

- Mi stavi aspettando? -

- Si! Ho un messaggio da parte di Merlino. Eccolo: "quando incontrerai il ragazzo che riuscirà a sfuggire al mondo degli orchi digli questo: Non dovrà combattere le forze ostili come ha fatto in passato ma più semplicemente ripulire l'energia negativa lasciata dagli stregoni oscuri. Dovrà farlo a partire da Hogwarts cosicché si possa istruire una nuova generazione di maghi abili nel rimediare agli errori del passato. Dovrà ripulire per prima cosa i quattro elementi simboleggiati dai doni che personalmente ho fatto ai fondatori di quella scuola. Come e cosa fare possono essere compresi leggendo i tre libri che le due sognatrici avranno con loro." - Sorrise

- Chiaro ma anche un po' criptico. - Rispose perplesso.

- Ricordati che era un grande profeta, rallegrati farai ritorno nel tuo mondo, lo ha previsto. Non ti invidio, penso che risolvere i problemi senza combattere sia di per sé un grande problema da risolvere. -

- Cosa sai di questo posto? -

- È un crocevia vedi se ci mettiamo in piedi con lo sguardo rivolto a quelle dune laggiù possiamo dire che: alle nostre spalle c'è il mondo dal quale proveniamo, di fronte oltre le dune c'è qualcosa che potrebbe essere chiamato il Paradiso, un posto bellissimo ma terribilmente noioso rifugio di coloro che non hanno alcuna aspettativa e nessun progetto per il futuro, alla nostra destra c'è il mondo degli Orchi e alla nostra sinistra c'è il mondo delle possibilità completamente avvolto nelle nebbie si entra e si deve risolvere la nebbia così si potrà afferrare la nostra possibilità. Alcuni si sono persi altri ... chi lo sa? Un particolare, questo è il Limbo o come diavolo si chiami, ma ha un vantaggio: qui colui che è morto può essere riportato in vita da chiunque sia vivo. Serve solo alitargli in bocca e lui si risveglierà. -

- È per questo motivo che ci sono muri di nebbia gialla intorno a noi? Beh sembrano muri. -

- Si sono le barriere percettive che separano i mondi. Qualcuno riesce ad infrangerli e penetrare negli altri. Io ho esaurito il mio compito e adesso tocca a me infrangere una di quelle barriere seguirò Merlino ovunque lui sia andato. Addio carissimo amico. -

- Addio! -

Si voltò e si incamminò verso il muro di nebbia che si scorgeva in lontananza alla sinistra di Harry. Sigfrido si allontanava sempre di più diventava sempre più piccolo ed infine fu inghiottito dal muro di nebbia. Harry pensò di fare la stessa cosa, fece dietro front e si avviò verso il muro di nebbia, comminò per un tempo che a lui parve infinito ma la distanza tra lui e il muro non variava di un millimetro sconsolato si sdraiò e si addormentò.