Eloise
- March 4th, 2014
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- Matthew_Dibba
Hogwarts, 2 Maggio 1998 ore 06.45 - Sala Comune Tassorosso
*Leanne stava ferma davanti alla porta. Non sapeva il motivo ma aveva paura di entrare in quella stanza. La stanza che per ben 7 anni li aveva ospitati e coccolati. Forse credeva che essa avrebbe rispecchiato il suo terribile stato d’animo: un misto di dolore, speranza, malinconia, incertezza, incredulità, dubbio. Stese per qualche secondo ancora con la mano sulla maniglia. Il fuoco scoppiettava nell’allegra sala comune giallo-nera, sembrava non avesse avuto danni e nulla lasciava presagire ciò che era accaduto quel giorno nel castello. Dalle finestre incantate entrava una luce sempre più accentuata, mentre il sole magico compariva dalle montagne inesistenti dando luogo ad una favolosa alba.*
”Diamine... ma di cosa ho paura? Non vi può essere nulla di più mostruoso di ciò che ho vissuto finora...”
*Si disse Leanne per farsi coraggio. Con un gesto deciso aprì la porta e si fiondò nella stanza. Era rimasta uguale a qualche settimana prima. Nulla era cambiato: né le lenzuola giallo pallido in contrapposizione con le tende nere, non le finestre magiche, non i bauli ed il disordine generato dalle proprie compagne di stanza. Guardò con malinconia e gli sovvennero alla mente mille ricordi. Le si formò un groppo alla gola ma si sforzò di non piangere: ci sarebbe stato il tempo per i cordogli ma ora doveva assolutamente scoprire il perché, sebbene nel profondo del suo cuore conoscesse la risposta. Si avvicinò al letto più lontano, quello più ordinato e pulito. Un baule aperto era poggiato sul materasso; dentro di esso vi erano innumerevoli oggetti alla rinfusa, in perfetta contrapposizione all’ordine mostrato dal letto. Leanne allungò la mano e con delicatezza cominciò ad uscire tutti quegli oggetti. Li osservava con attenzione, quasi potessero rivelarle dei segreti taciuti fino a quel giorno. Il suo sguardo si posò su un piccolo libriccino nero posto sul fondo del baule. La giovane tassa lo riconobbe subito: era il suo diario. Lo afferrò con le mani tremanti e lo soppesò. Non voleva intromettersi negli affari altrui e non voleva carpire segreti indesiderati, ma lei doveva sapere ed a malincuore aprì il prezioso diario.
Caro diario,
sono tanto, tanto felice! Ma sono maleducata... devo prima presentarmi. Mi chiamo Eloise Midgen, ho 11 anni e abito in una città vicino alla Cornovaglia. Sono una ragazza molto timida ma oggi mi sento coraggiosa e forte come un leone! Devi sapere, infatti, che ho appena scoperto di essere una STREGA! IO! Capisci? Io, la ragazza più brutta della città, possiedo un potere che altri non hanno e soprattutto, finiti gli studi, potrò migliorare il mio aspetto! Ma sto correndo troppo... devo partire dagli inizi.
Devi sapere, caro diario, che io non sono ben accetta nei gruppi... molti mi ritengono brutta e devo ammettere che hanno ragione: sono bassa, con capelli neri disordinati, le orecchie a sventola... ma soprattutto il mio viso è pieno di brufoli. E sono così tanti e così grossi che la mia faccia sembra più un pomodoro che un normale viso. So che la bellezza esteriore non è tutto ma per i miei compagni non è così. Sono sempre l’ultima ad essere scelta nelle squadre e la squadra in cui capito cerca di mettermi sempre nelle condizioni di buttarmi fuori. Spesso mi arrabbiavo ed inspiegabilmente riuscivo a vendicarmi di loro in piccoli modi: facendogli cambiare i colori dei capelli, facendoli cadere a terra oppure facendoli ustionare. Fino ad oggi non avevo mai capito come potessero accadere simili cose. Pensavo solo che qualcuno dall’alto mi proteggesse e mi aiutasse contro quei bulli; mai avrei immaginato che il mio Custode non era altro che me stessa.
Questa mattina ha suonato un piccolo ometto con uno strano mantello. I miei erano molto incuriositi da quell’abbigliamento e credendo fosse un mendicante, gli diedero uno spicciolo. Ma l’ometto lo rifiutò con decisione e disse che era lì per parlare del futuro di Eloise. E fu così che il Professor Vitious, così ho scoperto che si chiama, spiegò ai miei che in realtà io ero una strega e che, se avessi voluto, da Settembre sarei andata in una Scuola di Magia. I miei non gli hanno creduto subito ma il Professore è riuscito a convincerli con un tocco di magia: è stato fantastico! Con un sottile bastoncino ha fatto scomparire tutti gli elettrodomestici della cucina e con un altro li ha fatto ricomparire! I miei erano così fieri di me ed erano così felici che sono usciti subito per farmi qualche regalo: il primo sei stato tu, caro diario e spero che potremo diventare ottimi amici, dato che amici veri, purtroppo, io non ne ho mai avuti.
Tua El
Londra, 31 Agosto 1991
Caro diario,
non sono ancora riuscita a darti un nome ma non mi viene in mente niente. Comunque mi trovo a Londra, per essere precisi in una locanda che si chiama “Il Paiolo Magico”. E’ davvero uno strano luogo pieno di persone strane... oggi sono andata a fare compere per la scuola in un luogo chiamato Diagon Alley. E’ stato davvero fantastico e divertente: c’erano tante cose interessanti e colorate. Anche i miei si sono appassionati nonostante la loro naturale diffidenza. Inoltre ho visto i Folletti! I Folletti, capisci? A dire il vero sono un po’ bruttini, però sono interessanti lo stesso. Il gran giorno è arrivato: domani andrò ad Hogwarts. E’ un sogno che si avvera: fin da piccola sognavo un luogo in cui la gente non ti giudicasse per il tuo aspetto e sono sicura che la Scuola di Magia sia il luogo che cercavo da tempo. Chissà quante cose nuove imparerò e quanti nuovi amici mi farò... ne sono sicura: ad Hogwarts sarò davvero felice.
La tua amica felice,
Eloise
Hogwarts, 1 settembre 1991
Caro diario,
sono arrivata! Non riesco a dirti quanto sono felice e meravigliata: questo luogo è più bello di quanto potessi immaginare! Sono partita con il treno ma per raggiungere il binario ce la siamo vista brutta. Il Professor Vitious ci aveva detto che dovevamo passare un muro tra il marciapiede 9 ed il 10... il problema è che non ci ricordavamo quale muro fosse! Così mio papà è andato a sbattere su ogni singolo muro prima di trovare quello giusto... una guardia lo guardava come se fosse un pazzo appena uscito dal manicomio! C’erano tantissimi ragazzi e NESSUNO mi ha guardato male, NESSUNO ha fatto commenti sul mio viso. E’ vero che non ho parlato molto con loro ma credo sia dovuto alla mia timidezza: sono sicura che ben presto diventeremo tutti amici. Abbiamo raggiunto il Castello con una bellissima traversata sul lago. Le luci del castello e della luna venivano riflesse dalle placide acque e man mano potevamo ammirare la Scuola in tutta la sua magnificenza! Se potessi vedere... la cena è stata fantastica ed il cibo è spuntato dal nulla. C’erano tantissime candele sospese a mezz’aria. Sono stata smistata nella Casata dei Tassorosso, sembrano ragazzi simpatici a parte un biondino molto maleducato che mi ha fissata distorcendo la bocca. Al momento sono nella mia nuova stanza con le mie compagne di Casata; sembrano molto simpatiche anche se non ci ho parlato molto... si chiamano: Leanne, Hannah e Susan. Ora vado a dormire caro diario: domani mi aspetta una giornata fantastica e voglio essere riposata.
La tua affezionata,
El
Hogwarts, 14 Aprile 1998 ore 20.15 – Sala Grande
Ehi Lean, hai sentito?
*Hannah si era avvicinata improvvisamente. Leanne sapeva benissimo cosa voleva dire ma essendo nella Sala grande dovevano parlare in codice*
Sì, Hannah... a quanto pare stasera ci sarà la Luna Piena... curioso che capiti durante le vacanze di Pasqua vero?
*Hannah si limitò a sorridere e sussurrò*
Già... allora ci vediamo dopo in Sala Comune per osservarla insieme!
*Leanne annuì e Hannah si allontanò. La Sala Grande era piuttosto vuota: la maggior parte degli studenti era andata a casa per le vacanze di Pasqua. Leanne non aveva molto appetito... aveva mangiato qualche cavoletto di Bruxelles e un po’ di carne; nonostante l’ottima qualità del cibo, i recenti avvenimenti l’avevano fatta preoccupare. In più aveva una brutta premonizione quel giorno...*
”Il fatto che Neville abbia deciso di fare una riunione dell’ES in un giorno come questo, quando la maggior parte dei membri sono tornati a casa, non lascia presagire nulla di buono...”
*Mangiò un pezzo di pane, si alzò e si diresse verso la Sala Comune. Ormai da molti mesi Leanne era entrata a far parte dell’ES e aveva combattuto per rimuovere i Carrow e Piton. Nonostante le numerose difficoltà erano riusciti a fare qualche smacco al governo di Piton. I capi erano 3: Ginny, Luna e Neville. Tuttavia Luna era stata rapita durante le Vacanze di Natale e Ginny era a casa con i suoi. La Sala Comune era ancora vuota quindi Leanne andò direttamente nella sua camera dove trovò Hannah e Susan che borbottavano piano*
Allora? Ci sono novità?
*Chiese Leanne. Hannah e Susan si scambiarono un’occhiata e Hannah sussurrò*
Non lo sappiamo... non conosciamo ancora l’argomento di stasera. Di certo però è strano e sarà particolarmente pericoloso andare in giro con così pochi studenti a coprirci...
Ciononostante abbiamo deciso di andare... non possiamo farci mettere in crisi dalle difficoltà... mia zia Amelia non me lo perdonerebbe mai!
*aggiunse Susan*
E nemmeno mia madre... tu Leanne che fai?
E’ ovvio che vengo... non ho potuto partecipare 2 anni fa contro la Umbridge ma questo è molto più importante!
*In quel momento una ragazza brufolosa e maleodorante entrò nella stanza. Socchiuse gli occhi e con una risata di scherno disse*
Guarda, guarda... le tre dell’Ave Maria! Ahaha...
Noi andiamo a vedere la Luna Piena Leanne... ci raggiungi dopo?
*Leanne si limitò ad annuire ed a fissare la compagna. Una volta che Hannah e Susan uscirono, Leanne chiese*
Perché fai così? Perché ti rendi così antipatica a tutti? So che sei una persona buona... io non capisco qual è il tuo problema!
*Eloise si limitò a guardarla con scherno ed a risponderle*
Io, antipatica? Ahaha! Ma senti chi parla... comunque siete voi quelle antipatiche che mi evitano... non certo io. Dove andate stasera? Ah, ma certo... a guardare DI NUOVO la Luna Piena! Che sbadata... d’altronde a quanto pare sembra che la Luna Piena ci sia ogni settimana... comunque dovreste stare attente... non si sa mai: qualche professore potrebbe venire a conoscenza che siete uscite... pensa se vi trovassero i Carrow...
*Disse in tono mieloso. Leanne la guardò disgustata e tremò al sentire quel “potrebbe”. Non riusciva a capacitarsi di come potesse essere cambiata così tanto quella ragazza... come potesse essere diventata così velenosa. La fissò negli occhi e senza distogliere lo sguardo le disse*
Sono le 8 e noi studenti del settimo anno possiamo girovagare fino alle 9. Poiché non stiamo facendo nulla di illegale non c’è motivo che i professori ci creino problemi... ora con permesso!
*Leanne si avviò a passo sicuro verso la porta e mentre la chiudeva udì distinta una fievole voce che diceva*
Questo lo dici tu...
Qualche ora più tardi nella Stanza delle Necessità
*Un brusio di curiosità cresceva nella Sala mentre Neville si faceva avanti. Leanne lo fissò attentamente: non aveva un’espressione soddisfatta o felice... doveva essere successo qualcosa di importante. In tutto nella Sala c’erano una dozzina di membri dell’ES.*
Ragazzi... un po’ di silenzio per favore. Devo fare un annuncio importante
*Il brusio terminò subito mentre tutte le attenzioni venivano rivolte a Neville*
Poche ore fa ho ricevuto un messaggio... a quanto pare Ron, Hermione ed Harry sono stati catturati dai Ghermidori e portati a Villa Malfoy
NOOOOOO!
Com’è possibile?
Non ci posso credere!
*Un coro di lamenti era esploso nella sala ma Neville alzando la voce continuò*
SILENZIO! Non ho ancora finito... non conosco bene i dettagli ma, a quanto pare, dopo essere stati torturati sono riusciti a fuggire...
*Un boato di gioia proruppe dai ragazzi e per un momento la voce di neville fu sopraffatta. Poi tornò come prima*
... ora si trovano al sicuro nella casa di un membro dell’Ordine. Sebbene abbiamo scampato il pericolo, ora ci ritroviamo in una situazione difficile
Che dici Neville? I nostri eroi sono salvi e possiamo continuare a combattere... anzi adesso siamo più motivati a farlo!
*Un applauso sottolineò il consenso degli altri ragazzi ma neville scuotendo la testa rispose*
Ti sbagli Susan... non è stata una vittoria per noi. Hai ragione: abbiamo scampato il pericolo. Tuttavia Dobby l’Elfo Domestico è morto per salvarli. Era un bravo alleato ed un grande amico... oltre a questo non considerate la situazione di Ginny... ora che sanno che Ron era con Harry, la famiglia Weasley si trova in pericolo ed ho avuto conferma che si sono rifugiati anche loro... ciò vuol dire che Ginny non tornerà più con noi. Da oggi in poi ogni cosa che faremo sarà più difficile da attuare per via dei maggiori controlli. Da oggi agiremo con maggiore segretezza... non voglio che vi facciate del male inutilmente, quindi ve ne prego: state cauti e non combinate sciocchezze!
Caro diario,
che stupida, che stupida sono stata. Come potevo essermi convinta che qui i ragazzi fossero diversi? Credevo davvero che avrebbero accettato il mio aspetto esteriore? Mi sbagliavo... ormai sono conosciuta come “Eloise la Brufolosa” o “Eloise la Puzzona”. Perché? Perché sono nata così? Perché devo sopportare tutto questo? Nessuno, nessuno mi vuole... nessuno mi vuole bene, nessuno mi conosce, nessuno si interessa a me! Sono sola... pensavo che con la magia potessi migliorare il mio aspetto ma è difficile... quanto ancora dovrò aspettare prima che qualcuno si avvicini a me? Oggi ho provato a gettarmi un incantesimo sulla faccia... Zacharias mi aveva insultato pesantemente davanti a tutta la Casata, mi buttava oggetti addosso e mi denigrava... e NESSUNO si è mosso in mia difesa... NESSUNO! Né i Prefetti, né i miei compagni, nemmeno le mie compagne di stanza. L’incantesimo non è andato per nulla bene: mi è caduto il naso e Madame Chips ha avuto difficoltà a riattaccarmelo. Ora sono lo zimbello della scuola... in questo preciso momento tantissime persone mi stanno prendendo in giro in tutti gli angoli del castello. Li odio, li odio tutti! Voglio che tutto questo dolore, questa sofferenza, questa solitudine finiscano al più presto. A volte mi chiedo per quale motivo sono ancora in vita, per cosa mi ostino a continuare a vivere e sai qual è la cosa triste? Che non ne ho la più pallida idea... non riesco a trovare un’ancora a questo mare selvaggio e crudele.
Hogwarts, 24 Aprile 1992
Caro diario, non ci crederai ma ho scelto un nome per te. Devo ricredermi... le mie compagne di stanza non sono cattive ma ho capito che se voglio avvicinarmi a loro, devo fare io il primo passo. E sai di chi è il merito? Della mia compagna Leanne... è una ragazza cocciuta e risoluta ed ha molta fiducia in sé. Mi piace molto. Lei si è avvicinata a me e ieri abbiamo parlato a lungo e lei mi ha consolato. E’ stata un balsamo per le ferite provocatemi dagli altri. Con lei mi sono aperta, ho rivelato le mie emozioni più profonde e segrete. Mi trovo davvero bene con lei e sono convinta che diventeremo ottime amiche. Per questo, per essere stata la prima persona ad ascoltarmi, a capirmi, a consolarmi, la prima persona ad avermi dato un motivo alla mia vita, per tutto questo ho deciso, caro diario, che ti chiamerai Leanne!
La tua gioiosa,
Eloise
Hogwarts, 5 Settembre 1992
Cara Leanne,
sono tanto, tanto felice. Per la prima volta nella mia vita ho una vera amica! Quest’estate sono andata spesso a casa sua e l’ho invitata molte volte a casa mia. Abbiamo fatto di tutto: è una ragazza davvero unica. Ora siamo tornate ad Hogwarts e così potremo stare insieme più tempo. Grazie a lei ho cominciato a vedere il mondo con più luce, sempre con i suoi difetti ma anche con i suoi pregi. Ho imparato ad apprezzarmi, a volermi bene e soprattutto a combattere. Leanne è stata la prima a vedere oltre le apparenze ed a volermi bene per quel che sono, ed ogni giorno mi sprona a migliorare ed a diventare più forte. Non so cos’avrei fatto senza di lei... ora parlo molto con tutti... devo dire che sono in una casata fantastica con persone eccezionali. Hannah, Susan, Justin, Ernie... comincio a volergli bene... ci sono persone come Zacharias che continuano a prendermi in giro ma ora le sue provocazioni non mi fanno più nessun effetto: perché ora ho degli amici ed in special modo un’amica che mi protegge sempre e che mi vuole bene, ora ho un’ ancora a cui aggrapparmi nei periodi di difficoltà, ora sono diventata qualcuno di importante per gli altri, ora Hogwarts è diventata veramente la casa che sognavo.
La tua El
Hogwarts, 16 Aprile 1998 ore 11.00 - Corridoio
Lean!
*Leanne si girò. Terry si stava avvicinando velocemente ansioso*
Terry!
*Leanne gli andò incontro e lo abbracciò forte. Terry tuttavia non rispose alla sua stretta*
C’è qualcosa che non va?
*Gli chiese la giovane tassa. Terry non rispose ma con un movimento del capo indicò la parete dietro di lei. Leanne si girò lentamente e la vide: era in piedi in mezzo al corridoio, la bacchetta puntata contro di loro, un’espressione feroce sul viso*
El che cosa credi di fare?
*Le domandò spaventata Leanne. Eloise la guardava con odio, tremante alzò la bacchetta quando...*
Signorina Midgen! Cosa sta facendo? Abbassi subito quella bacchetta...
*La professoressa McGranitt come al solito aveva fiutato guai ed era prontamente intervenuta*
10 punti in meno a Tassorosso. Ed ora vada a lezione...
*Eloise scoccò un’occhiata malevola ai due fidanzati e sbattendo i tacchi si allontanò*
Lo stesso vale per voi signor Steeval e per voi Leanne... se non vi sbrigate arriverete in ritardo alla lezione della professoressa Carrow...
*Continuò la professoressa arricciando il labbro. Senza dire una parola Terry e Leanne si allontanarono quando improvvisamente Terry gettò un urlo*
AHI!
*Uscì la mano dalla tasca e ci soffiò sopra per raffreddarla. Poi disse a Leanne*
Te ne sei accorta vero?
*Leanne annuì e s’incamminarono mano nella mano verso il settimo piano.*
”Cosa sarà accaduto questa volta?”
*Si domandò apprensiva. Terry notò la sua agitazione e stringendole la mano le disse*
Stai tranquilla... qualsiasi cosa accada io starò sempre vicino a te!
*Senza smettere di camminare la baciò sulla guancia, le passò una mano attorno alla vita e la guidò attraverso le scale. Nonostante il momento critico, si sentiva ancora eccitata per quel piccolo gesto di Terry e rimpianse il fatto di non poter vivere in un periodo di pace per potersi godere quel fantastico ragazzo. In poco tempo arrivarono alla Stanza e Terry compì il solito rituale davanti alla parete apparentemente vuota. Una porta comparì improvvisamente ed i due, impazienti, la varcarono. Questa volta la Stanza aveva superato se stessa: questa volta non si era trasformata né in una stanza gigantesca simile ad una cattedrale, né ad una stanza di allenamento, né ad una sala riunioni. Quella volta era diventata una vera e propria casa domestica, compresa di fornelli, bagni e stanze da letto. Improvvisamente una voce proruppe da un angolo*
Fermi! Identificatevi altrimenti verrete schiantati!
Siamo noi... Terry e Leanne
*Rispose il giovane Corvonero. Neville uscì piano da una porta semichiusa, la bacchetta ancora stretta in pugno. Visti i due giovani si rilassò ma non smise mai di osservare ansiosamente la porta*
Neville, non tenerci sulle spine! Che cosa è successo?
*Chiese Leanne in ansia. Non riusciva a smettere di pensare che qualcuno fosse morto o che Harry Potter fosse stato nuovamente catturato. Neville la fissò e gli disse*
Venite.
*Li portò in un piccolo soggiorno con alcune poltrone ed un allegro fuoco scoppiettante. Fece cenno loro di accomodarsi mentre lui si metteva davanti al camino a fissare le fiamme. Terry e Leanne si guardarono perplessi ma Neville era perso nei suoi pensieri. Finché Terry non si spazientì*
Allora? Si può sapere che cosa è successo?
Oh si... scusatemi!
*disse Neville sedendosi di fronte a loro*
Mia nonna è stata attaccata.
*Terry e Leanne rimasero pietrificati e cominciarono a parlare simultaneamente elargendo un misto tra consigli e condoglianze, finché non videro spuntare un sorriso di trionfo sul faccione del giovane grifo*
Solo che l’avevano sottovalutata... ora è fuggita e sta bene. Immaginavo che prima o poi per mettermi alle strette avrebbero fatto qualcosa del genere. Ma ora non hanno più mezzi per contenermi e, quando Hannah mi ha avvertito che quella serpe della Carrow era venuta a cercarmi dopo non avermi visto a lezione di Babbanologia, ho capito che era il momento di scappare ed eccomi qui... in esilio anch’io.
*Terry e Leanne lo guardarono meravigliati. Non credevano possibile che quel ragazzo posto davanti a loro, pieno di lividi e tagli, così coraggioso e tenace, fosse lo stesso ragazzino sbadato che perdeva continuamente il suo rospo.*
Ma ora... cosa farai?
Semplice continuerò a combattere ed a dirigere l’ES... solo che lo farò da qui dentro. Da un certo punto di vista è meglio perché potrò concentrarmi completamente sull’obiettivo senza possibili interruzioni...
Leanne... ora dobbiamo andare però... siamo mancati troppo tempo e la Carrow sicuramente starà cercando anche noi. Non possiamo rischiare così tanto... Neville, mi dispiace!
Non dire scemenze... dispiace a me che vi ho fatto perdere così tanto tempo. Mi raccomando... conto su di voi!
Con noi il tuo segreto è al sicuro. Cercheremo di trafugare qualcosa a pranzo e portartelo per non farti morire di fame...
*Si salutarono con la mano e Leanne e Terry si allontanarono il più possibile dal settimo piano. In punta di piedi si avvicinarono alla porta dell’aula di Babbanologia e, facendosi coraggio, bussarono ed entrarono.*
Cara Leanne,
ultimamente mi sento un po’ malinconica. Spesso mi ritrovo a guardare le altre ragazze ed a desiderare di essere un po’ come loro. Speravo che col tempo l’acne passasse e invece è sempre più numerosa. Mi ritrovo ad essere gelosa anche di Leanne: molti ragazzi non la reputano carina ma secondo me è veramente bellissima, con quei capelli castani lisci e gli occhi castani e dolci. Mi piace la sua gentilezza ma contemporaneamente la sua forza d’animo. Vorrei tanto assomigliarle. Peccato che abbia deciso di andare con i genitori in Italia... mi sarebbe piaciuto trascorrere questo Natale con lei. Tra due giorni si terrà il Ballo del Ceppo e, come c’era da aspettarsi, non sono stata invitata da nessuno. Hannah e Susan hanno trovato un cavaliere ed hanno provato a trovarmene uno, ma non c’è stato niente da fare... dicono che comunque starò con loro e insieme ci divertiremo. Ma io non farò la parte del terzo incomodo... non le rovinerò la festa. Per aiutarmi Leanne qualche giorno fa mi ha proposto una seduta di bellezza. Ho accettato l’idea con entusiasmo. Insieme a H e S hanno utilizzato i cosmetici Babbani e Magici e poi hanno provato con qualche incantesimo. Malgrado tutti i loro impegni ed i loro sforzi, l’acne è rimasta tale e quale... nonostante tutto Leanne dice che mi trova molto più bella e che dovrei avere più cura del mio corpo e della sua pulizia. E’ una cara ragazza, cerca sempre di tirarmi su di morale... ma ora non c’è e mi sento veramente a pezzi. Credo che questo sarà il Natale peggiore di tutta la mia vita.
La tua sconsolata,
Eloise
Hogwarts, 20 Marzo 1996
Cara Leanne,
sono molto, molto arrabbiata. La tua omonima mi ha ferito profondamente! Come ha potuto? Come? Come ha potuto darmi un assaggio di felicità per poi togliermelo così, di botto? Non la perdonerò mai... e quella sgu*ina di Katie Bell che cosa c’entra? Cosa c’entra con Leanne? E’ di un’altra casata, è più grande! E nonostante tutto me la vuole portare via, la mia unica e sola amica! Perché? Perché Leanne ha accettato di andare ad Hogsmeade con lei? Perché non è rimasta accanto a me, febbricitante e costretta a stare in Infermeria in una bella giornata di sole come questa? Non è giusto... si è comportata male. Ma glielo dirò, non farò finta di non soffrire solo perché siamo amiche. Mi ha profondamente delusa.
Sempre tua EL
Hogwarts, 3 Aprile 1996
Cara Leanne,
sono riuscito a fare pace con la mia carissima amica. Non so cosa mi sia preso... avevo detto io a Leanne di non restare accanto a me e di non perdersi la gita ad Hogsmeade. Perché mi sono arrabbiata così tanto? Io credo di saperlo: forse sono gelosa di Katie... ebbene sì, non ci sono dubbi. Non avrei altre scuse. La mia amicizia con Leanne è troppo preziosa per poterla perdere... se dovesse succedere non so cosa farei! Ancora ora, nonostante la razionalità del mio cervello, continuo a detestare Katie. Nonostante non vi sia un motivo razionale, continuo a pensare che lei me la porterà via, mi porterà via la mia unica ragione di vita, la fonte del mio benessere e della mia forza. So che suona ridicolo ma è così. Sono gelosa di Leanne. Ma non c’è tempo per questo. Gli esami si avvicinano e mi accorgo di non sapere nulla. Katie si è proposta di aiutare Leanne e lei ha allargato l’invito anche a me. Ho deciso che accetterò e Leanne ne è lieta: dice sempre che Katie è una splendida ragazza ed è sicura che faremo amicizia presto. Non so perché nutro qualche dubbio su questo ma spero che frequentandola, riuscirò a dimenticare questa irrazionale gelosia.
La tua cara,
Eloise
Hogwarts, 17 Aprile 1998 ore 12.00 – Aula di Trasfigurazione
AHI!
*L’urlo di Terry rimbombò in tutta l’aula di Trasfigurazione mentre Leanne cercava con la magia di rimarginare le ferite del suo tesoro. La professoressa Carrow aveva punito severamente il giovane per il ritardo del giorno prima, accresciuto dal sospetto che fosse in contatto con il Signor Paciok.*
Coraggio fai il bravo... non è niente ma sembra che tu stia morendo dissanguato!
*Si lamentò Leanne*
Se eviterai di urlare finché non ti avrò guarito del tutto, ti darò un premio
*Aggiunse imbarazzata. Da quando Piton era al comando, era stato emanato un Decreto Didattico secondo cui gli studenti puniti non potevano lasciarsi guarire da Madama Chips o qualsivoglia insegnante. Ne conseguiva che gli studenti dovevano arrangiarsi da sé provocando, spesso, più danni di quelli ricevuti. Fortunatamente Leanne era corsa subito da Madama Chips e velocemente si era fatta dire cosa bisognava fare in quei casi. Seppur con qualche errore, la giovane tassa era riuscita a rimarginare la maggior parte delle ferite, era rimasta solo una brutta ustione sulla spalla destra.*
Un premio, eh?
*Chiese Terry in tono malizioso*
In questo caso farò più attenzione... ma mi aspetto un bel premio, sappilo!
Non te ne pentirai
*Rispose Leanne con un sorriso. Si concentrò sulla ferita... la formula era particolarmente complicata ed il fatto che Terry si trovasse a petto nudo davanti a lei, non aiutava di certo. Continuava a guardarlo di sottecchi come se quella potesse essere l’unica volta in cui le fosse permesso farlo*
”Dannazione, quanto è bello! Se solo potessi... ma no, no! Che penso? Siamo in un’aula in pieno giorno... però forse potrei... ma no! Che sto facendo? Gli devo guarire la ferita!”
*Terry la guardava sorridente, sembrava avere capito i pensieri che invadevano la mente della giovane. Leanne accennò un sorriso a mo’ di scusa e si concentrò sull’ustione. Qualche secondo dopo la ferita si rimarginò e Leanne osservò delusa Terry rimettersi la divisa.*
Allora? Non sono stato bravo? Ora pretendo il mio premio
*Disse Terry stringendola tra le braccia e guardandola negli occhi. I due si guardarono per un istante e senza dire altro si baciarono teneramente*
”Potrei stare così all’infinito... perché non può essere sempre così? Perché la vita non è così semplice? Non voglio altro...serenità per potermi godere questo favoloso ragazzo”
*Improvvisamente i due sentirono un rumore strano provenire dalla porta, quasi qualcuno stesse spiando. Una voce decisa, rotta dal pianto esclamò*
AVIS! Oppugno!
*Un fiotto di uccellini inferociti apparvero improvvisamente nell’aula e si diressero verso i due fidanzati. Leanne sentì trafiggersi da centinaia di becchi mentre Terry cercava di proteggerla con incantesimi e con il suo corpo. Terry non perse tempo e con varie fatture riuscì ad eliminare ogni singolo uccellino. Si voltò verso Leanne e la trovò insanguinata in vari punti e, a giudicare da come lei lo guardava, lui non doveva essere in migliori condizioni. Un improvviso rumore di passi che si allontanavano riecheggiò nell’aula. Terry non perse tempo: andò alla porta, uscì nel corridoio e cercò di raggiungere il colpevole. Tornò dopo qualche secondo avvilito*
Mi è sfuggito... o meglio sfuggita. Sebbene non l’abbia vista, sono sicuro di chi possa essere stato...
*Leanne chinò il capo. Anche lei non aveva dubbi su chi fosse stata, aveva riconosciuto la voce, la voce che aveva ascoltato per ben 7 anni... come dimenticarla. Sempre con gli occhi bassi mormorò*
Mi dispiace... è tutta colpa mia!
Ma che dici? Non è affatto colpa tua... è colpa di quell’orripilante ratto, di quella rivoltante ragazza... quella specie di sottoprodot...
*Una mano spuntò dal nulla e schiaffeggiò il viso del giovane che, colto di sorpresa, arretrò di alcuni passi e guardò interrogativo Leanne, con la mano ancora alzata ed un’espressione di rabbia sul viso*
Non ti permettere... non ti permettere mai più di definirla così! Non è un ratto e non è rivoltante! E’ una ragazza dolcissima che sta attraversando un momento difficile... non ti permetto di apostrofare così la mia migliore amica, chiaro?
*Terry la guardò sbalordito*
”Come può ancora difenderla dopo tutto quello che ci ha fatto?”
*Nonostante avesse la controbattuta sulla punta della lingua, Terry si trattenne: Leanne continuava a perdere sangue e non era il caso di stuzzicarla oltremodo. Inoltre bisognava curarsi il più presto possibile*
Ok... scusami! E’ solo che... non importa. Andiamo da Madama Chips, non è per una punizione che ci siamo fatti queste ferite. Ci guarirà sicuramente.
*Leanne si avvicinò a lui e gli strinse la mano*
Scusami anche tu... non avrei dovuto reagire così.
Ti amo. Ma mi chiedo: perché? Perché fa così?
Perché, credo, si senti tradita da me. Credo che sia innamorata di te e che consideri il mio fidanzamento un’ulteriore umiliazione nei suoi confronti. Spero solo che le passi...
Cara Leanne,
sono molto felice di essere riuscita a prendere 6 G.U.F.O. Non me l’aspettavo proprio. Devo ammettere che l’aiuto di Katie è stato fondamentale. Ciononostante non la sopporto proprio: quando vedevo che scherzava e parlava con lei, mi cresceva una rabbia tale che raramente riuscivo a tenere a freno. Sono stata molto maleducata con lei e scommetto che se lei ha continuato ad aiutarmi è stato solo per esplicita richiesta di Leanne. Fortunatamente però da oggi non mi dovrò più preoccupare di quella. Ieri, infatti, c’è stata la prima gita ad Hogsmeade dell’anno e Leanne ha espresso la volontà di andarci con me e Katie. Non potevo sopportare l’idea di passare una giornata con quella sgualdrina, per cui ho fatto finta di non sentirmi bene e non ci sono andata. Leanne ha capito subito che era una scusa e mi ha rimproverata ma alla fine è andata lo stesso. Caso vuole che Katie sia stata soggiogata da un Imperio e maledetta da una collana che lei stessa portava. Non puoi capire quanto mi senta felice! Gli Obliviatori dicono che difficilmente si riprenderà e se comunque dovesse accadere, questo accadrà tra molti mesi. Finalmente ho Leanne solo per me e non dovrò dividerla con nessun altro. Ovviamente lei è molto triste e piange sempre, dice che è colpa sua, che se non avesse cercato di strappargli dalle mani quel pacco tutto ciò non sarebbe mai successo. Finalmente ho l’occasione di fare qualcosa per lei, di fare quello che lei ha fatto per me in tutti questi anni. Ho la possibilità di dimostrare la mia amicizia ed il mio affetto per lei. Non importa quanto soffrirà, si accorgerà di avere un’amica che sarà sempre al suo fianco e che la sosterrà sempre!
La tua El
Hogwarts, 3 Maggio 1997
Cara Leanne,
oggi è tornata Katie dall’ospedale San Mungo. Leanne era tanto felice ed ha passato l’intera giornata con lei. Capisco il suo atteggiamento ma mi sento triste ed abbandonata. Dopotutto sono stata io a consolarla per tutto questo tempo e come vengo ripagata? Vengo messa di lato non appena torna l’altra. Forse mi sono sbagliata, forse non sono la migliore amica di Leanne, forse preferisce Katie e, spesso mi chiedo, perché non dovrebbe? E’ più brava di me a scuola, è più carina, è un’eccellente giocatrice di Quidditch ed è molto popolare. Non c’è confronto tra me e lei. La odio, la odio con tutto il mio cuore. Lei vuole portarmela via ma non ci riuscirà: quest’anno finalmente andrà via da scuola ed il prossimo anno IO sarò la sola ed unica amica di Leanne. Solo questo pensiero mi permette di andare avanti e di sopportare questi ultimi mesi.
La tua cara,
Eloise
Hogwarts, 20 Aprile 1998 ore 19.00 – Sala Professori
*Hannah e Leanne erano in ascolto dietro la Sala Professori. Erano dissimulate con un incantesimo ed essendo già le 19 di sera era difficile notarle. Tuttavia dovevano stare attente a non fare il minimo rumore. La missione di quel giorno era semplice: liberare uno studente che era stato punito dai Carrow e lasciare un messaggio dell’ES in sala professori. Secondo le loro informazioni verso le 19.15 tutti i professori sarebbero stati fuori dalla Sala e quello sarebbe stato il momento perfetto per agire. Poiché sembrava che non ci fosse pericolo, Hannah si arrischiò a sussurrare*
Allora... come va tra te e Terry?
*Leanne arrossì violentemente. Quel nome riusciva sempre a farle questo strano effetto*
Shhh... Hannah! Siamo nascosti, non possiamo farci scoprire!
*Hannah rise silenziosamente e rispose*
Non mi sembra che siamo in pericolo immediato... tu vuoi solo evitare la domanda. Credi che non me ne sia accorta che questa mattina sei uscita molto presto?
*Leanne si perse nei ricordi della mattinata. Era uscita di nascosto con Terry fuori dal castello e avevano visto l’alba sorgere sul Lago nero. Erano state ore così belle che Leanne a volte dubitava che fossero realmente accadute e che non fossero state semplicemente frutto di un suo sogno*
Allora? Ti sei mangiata la lingua?
*Leanne sospirò. Quella ragazza poteva essere terribilmente fastidiosa a volte*
Sì, e va bene. Questa mattina sono uscita con lui...
E?
Ed è stato bellissimo. Le ore più belle della mia vita... ma parliamo invece di te... come va con Ernie?
*Leanne aveva scoperto che il modo migliore per distogliere l’attenzione da una domanda era proporne un’altra di simile argomento*
Niente, ho lasciato perdere... sai com’è. Intendo lui. Sempre così preciso, così metodico. Non nego che ha un suo fascino ma alla lunga sono sicura che mi annoierei... è così prevedibile! Inoltre mi sono accorta di essermi infatuata di un altro membro dell’ES, così coraggioso... anche se è così in gamba che non so come possa interessarsi per una come m...
*Un cigolio interruppe il monologo di Hannah mentre i fratelli Carrow uscivano dalla Sala Professori. Hannah e Leanne attesero che i due si allontanassero, poi si avvicinarono alla porta e bussarono per assicurarsi che non ci fosse nessuno. Non avendo ricevuto risposta, Hannah aprì piano la porta e sbirciò dentro. Fece un cenno a Leanne ed entrambe entrarono nella Sala richiudendo la porta. Non erano mai entrate in quell’aula: era spaziosa ed ordinata, con una grande scrivania al centro. Su una parete erano affisse delle catene ed in una di queste c’era il giovane Grifondoro che aveva dato della “stronza” alla Carrow.*
”Oh mio Dio!”
*Leanne guardò inorridita ciò che avevano fatto a quel piccolo ragazzo. I capelli erano strappati in vari punti, era ricoperto di tagli e ustioni ovunque, i polsi erano segnati dalle ulcere, il viso poi era irriconoscibile. Il ragazzino guardava verso di loro: probabilmente aveva visto la porta aprirsi e chiudersi da sola e si stava domandando se non fosse impazzito.*
Hannah! Presto!
*Mentre Hannah andava a liberare il ragazzo, Leanne rimase accanto alla porta di guardia. Alcuni passi risuonavano nel corridoio ma sembrava che nessuno si stesse avvicinando*
Forza Hannah! Sbrigati!
Ho quasi finito... un altro secondo!
*Hannah si sforzava di recidere ogni singola catena che legava quel povero ragazzo che, confuso, sentiva delle voci e si vedeva sciolto dalle catene senza capire come. Improvvisamente il ragazzino si accasciò*
Fatto. Dannazione! E’ svenuto... Leanne cosa facciamo?
*ma Leanne pensava ad altro... due serie di passi si avvicinavano alla sala ed il sospetto divenne conferma quando sentì una voce dire*
... sì ne sono sicura. Le garantisco di sì, professoressa! Stavo passeggiando quando ho visto la porta della Sala professori aprirsi e chiudersi da sola. Sono sicura che c’entrano quei ribelli...
*Improvvisamente la porta si aprì ed entrarono la professoressa Carrow seguita da Eloise Midgen. Lo sguardo della Mangiamorte scrutò ogni angolo ed il suo viso si fece di fuoco quando notò che il ragazzino era slegato. Con una mossa di bacchetta lanciò un incantesimo di Disillusione. Leanne si vide tornare visibile. Ma il suo sguardo angosciato non era minimamente paragonabile a quello della Midgen che osservava Leanne come se non potesse credere ai propri occhi.*
Cosa vedo qui... la signorina Abbott in compagnia della signorina Lea...
*Alecto non era riuscita a terminare la frase che un lampo di luce rossa la fece accasciare al suolo. Leanne aveva estratto la bacchetta e aveva schiantato quella professoressa. Sapeva di essere nei guai e bisognava agire al più presto. Vide Hannah alzare la bacchetta su Eloise e gridò*
Non lo fare... lasciala andare!
*Eloise nel frattempo cominciò a piangere e, dopo aver guardato un’altra volta Leanne, scappò via*
Dobbiamo muoverci Hannah... non siamo più al sicuro! Mobilicorpus!
*Esclamò puntando la bacchetta contro il ragazzino, il quale si sollevò a mezz’aria*
Pensa tu alla Disillusione... sei sempre stata più abile di me in questo!
*Leanne sentì agire l’incantesimo di Hannah e, dopo aver controllato di essere tutti e 3 invisibili, si avviò a passo sostenuto verso il settimo piano. Fortunatamente era ora di cena e nessuno sentiva le due serie di passi che camminavano velocemente. Non trovarono nessun ostacolo ed in poco tempo entrarono nella Stanza delle Necessità. Si sentì tornare visibile ma ormai non la preoccupava più: erano al sicuro. Si accasciò ansante sul pavimento e lo stesso fece Hannah*
Hannah! Leanne! Tutto bene?
*Neville gli andò incontro preoccupato. Notò subito il povero ragazzo ed impietosito disse*
Seamus! Ernie! Portate questo ragazzo di là subito e cominciate a guarirlo. Dovrebbero esserci alcune erbe medicinali che ci ha portato Susan tramite la professoressa Sprite. Presto!
*Seamus ed Ernie sollevarono di peso il ragazzo e lo portarono in una delle tante stanze che si affacciavano lì. Leanne, nonostante la paura che la pervadeva ed il cuore che le martellava nel petto, si accorse sorpresa che quel luogo era cambiato... sembrava più grande. Lo fece notare a Neville, il quale rispose*
Già... durante la mia permanenza ho scoperto molte cose sulla Stanza... tanto per farti un esempio ora nessun sostenitore dei Carrow potrebbe entrare perché ho chiesto alla Stanza di... oh ma che importa? Piuttosto, ditemi: che cosa è successo? Sembrate molto scosse!
*Il suo sguardo indugiò soprattutto su Hannah, che accortasi delle sue attenzioni, arrossì violentemente e distolse il suo sguardo. Con brevi e concitate parole riferirono tutto ciò che era successo a Neville*
... e quindi ora, Neville, non abbiamo scelta: dobbiamo restare qui nascoste con te. Non oso immaginare cosa ci farebbero i Carrow e Piton se ci trovassero...
*Rabbrividì al solo pensiero e pensò con nostalgia al fatto che non sarebbe più potuta tornare nella sua sala comune, non avrebbe più potuto dormire nel suo letto ed avrebbe dovuto fare a meno delle sue cose*
Assolutamente. Non potete più uscire fuori per le missioni ordinarie... è un peccato! Eravate veramente brave
*Disse Neville con rammarico*
Ormai possiamo contare veramente su poche persone che possano aggirarsi “indisturbate” per il castello...
E del ragazzino cosa ne facciamo? Non possiamo tenerlo qui, è troppo pericoloso ma ora non possiamo più nemmeno farlo uscire!
*Esclamò Hannah sconsolata. Fu dunque sorpresa di vedere Neville sorridere*
A questo ci penso io... ho trovato da qualche giorno una via d’uscita sicura
*Neville perciò descrisse di come aveva trovato un tunnel che portava ad Hogsmeade, gli parlò di Aberforth e della sua disponibilità ad aiutare l’ES, seppur con qualche limitazione*
... quindi aspetteremo che si riprenda, lo porterò ad Hogsmeade e, tramite il camino di Aberforth, lo rispediremo a casa. Ora scusatemi... vado a controllare cosa stanno facendo Seamus ed Ernie... per quanto riguarda le cure non so quanto possano essere affidabili!
*Gli diede una pacca sulla spalla e si allontanò*
Dunque... Neville, eh?
*Chiese Leanne con un cipiglio curioso. Hannah sostenne il suo sguardo e con una punta di fierezza disse*
Si!
Ottima scelta... sono sicura che ben presto lo conqu...
Leanne!
*Terry entrò velocemente e con forza sovrumana stritolò Leanne*
Io vado a sciacquarmi la faccia
*Disse Hannah rivolgendosi a nessuno in particolare*
Terry, piano, piano! Mi stai facendo male!
*Disse sorridendo per farlo tranquillizzare. Non lo aveva mai visto così teso ed ansioso. Terry allentò la presa e farfugliò*
Stai bene... stai bene! Non ti ho vista a cena e ho temuto... mi chiedevo cosa poteva esserti successo... Susan non ne sapeva più di me... ero così angosciato... siamo andati nella tua sala comune e non c’eri... oh Leanne! Ho avuto paura... non so cos’avrei fatto se non ti avessi trovata nemmeno qui. Per fortuna sei salva!
*Gli occhi gli si cominciarono a riempire di lacrime mentre Leanne, accarezzandolo, gli raccontava quello che era successo*
E ora... ora cosa farai?
*Le chiese con un groppo in gola. Leanne sospirò e disse*
Non posso uscire di qui... starò qui rifugiata ins...
Io resterò qui con te! Non ti lascerò qui da sola...
*La interruppe Terry. Leanne lo guardò affettuosamente e rispose dolcemente*
Io non sarò sola: ci sono Neville, Hannah, Seamus, Ernie...
Io non voglio lasciarti... non ora... non dopo che ho rischiato di perderti. Io voglio restare con te, ti proteggerò da tutti i pericoli!
Terry...
*Cominciò Leanne con un nodo in gola ma il ragazzo continuò*
Non avevo mai provato nulla del genere per nessuno... io voglio restare accanto a te, voglio invecchiare insieme a te, condividere gioia e sofferenza, voglio stare con te
*Leanne era sull’orlo delle lacrime ma non si concesse il lusso di piangere, era essenziale che lui capisse*
Terry non capisci che anch’io vorrei restare con te? Ma se un giorno vogliamo vivere insieme dobbiamo combattere per la nostra libertà. E solo aiutando l’ES potremmo contribuire ad un mondo migliore dove crescere insieme.
Certo e contribuirò ad aiutarla al suo interno e così...
Come fai a non capire?
*Chiese Leanne con un timbro strozzato.*
L’ES ha bisogno di persone in grado di girare per il castello... non possiamo permetterci di rifugiarci tutti qui! Non potremmo più agire e non saremmo di nessun aiuto! Io sono costretta a restare qui, ma tu... tu puoi ancora fare molto per l’ES... chi potrebbe raccogliere informazioni? Chi potrebbe girare per il Castello per svolgere missioni? CHI?
*Chiese Leanne cominciando a piangere. Terry chiese in tono sommesso*
Quindi tu vuoi anteporre gli interessi dell’ES al nostro amore? Tu vuoi davvero sacrificare i nostri sentimenti per un “bene superiore”?
*Lo sguardo di Terry era ardente e addolorato ma Leanne pronunciò, nonostante le lacrime, quelle parole in tono sicuro*
No... non per un bene superiore. Se io ho accettato di entrare a far parte dell’ES è stato principalmente per te e per i sentimenti che provo. Mi hai spiegato tu, ricordi? Se l’ES fallisse noi non potremmo essere liberi ed il nostro amore sarebbe vano. Se vuoi davvero vivere con me fino alla fine dei tuoi giorni, se vogliamo avere un giorno dei bambini che possano vivere in un mondo felice e giusto, non possiamo fare altro che combattere adesso per costruirlo, anche al costo dei nostri sentimenti... per cui no. Se voglio anteporre gli interessi dell’ES ai nostri sentimenti è solo per te e per me e per i nostri sentimenti stessi...
*Rimasero in silenzio per diversi secondi. Leanne aveva smesso di piangere e aspettava la decisione di Terry. Quest’ultimo sembrava in preda ad un grosso conflitto anteriore. Le mani gli tremavano dall’emozione*
Ok... continuerò a vivere nel Castello ma verrò a trovarti una volta al giorno, anche se per pochi minuti così mi assicur...
NO!
*Lo interruppe Leanne. Terry la guardò addolorato per quella risposta*
Non puoi farlo... non se non vuoi mettermi in pericolo
*Continuò con maggiore dolcezza.*
La Carrow sa che mi sono rifugiata con gli altri e sa del nostro rapporto. Se ti dovesse vedere da solo ogni giorno che sgattaioli al settimo piano, capirà che stai venendo a trovarmi e troverà il nostro nascondiglio
Ma quella iena sospetta già che vi siete rifugiati in una stanza particolare del Castello... ne conosce anche il nome e...
Ma non ne conosce l’ubicazione esatta. Un conto è sospettare che delle persone si trovino in una misteriosa Stanza, un altro è avere la CERTEZZA che si trovino in quella stanza e conoscerne l’ubicazione... e anche se Neville dice che nessun sostenitore dei Carrow può entrare qui, potrebbero trovare un altro modo per entrare... o potrebbero sorvegliare la porta giorno e notte ed impedire la comunicazione tra i membri dell’ES e quella sarebbe la fine...
*Terry rimase in silenzio mentre rifletteva sulle implicazioni di quella frase*
Ciò... questo vuol dire...
*Cominciò con voce rotta*
che, tranne nel caso in cui fosse strettamente necessario, non dovremo più vederci per molto tempo
*Concluse lei*
Non è facile... io non so se potrò riuscire a...
Sai perché mi sono innamorata di te?
*Chiese improvvisamente Leanne. Terry scosse la testa*
Per la tua capacità ed il tuo coraggio di prendere sempre la decisione giusta, nonostante la difficoltà e le conseguenze. Dimostrami che sei ancora quel Terry che ho conosciuto io, capace di prendere sempre la decisione migliore, anche se difficile
*Terry si slanciò verso di lei e la baciò con passione. Lei si abbandonò a quel contatto e rimasero così, sospesi nell’infinito per un indefinito periodo di tempo. Quando si staccarono, Leanne notò con sorpresa delle lacrime uscire dai verdi occhi di Terry. Con un dito le asciugò e lui alzandosi sussurrò*
Ti amo!
*Poi, come se restare ancora per un secondo lì gli provocasse troppo dolore, si voltò di scatto ed uscì*
Anch’io ti amo...
*Mormorò Leanne alla stanza vuota, mentre le forti braccia di Hannah la stringevano per consolarla*
Caro diario,
Basta! Voglio morire! Non voglio più soffrire... ne ho avuto abbastanza! La vita ha perso ogni bellezza per me, non ho più niente! NIENTE! Non è rimasto nessuno a consigliarmi, nessuno ad aiutarmi, nessuno a cui voler bene. Pensavo che quest’anno sarebbe stato diverso... che il nostro rapporto sarebbe stato diverso senza Katie. E invece lei ha trovato un’altra occupazione, capisci? Si è fidanzata... con un idiota Corvonero di nome Terry Steeval! Immaginati io che, come una stupida, sono entrata nel nostro solito scompartimento e ho trovato lei a pomiciare con quel verme! Erano così impegnati che non si sono accorti nemmeno che fossi entrata... come se fossi invisibile! Ed io in questo momento vorrei diventarlo davvero... vorrei essere sola... in un luogo estraneo all’umanità. E invece mi ritrovo qui, in Sala Comune, ad ignorare le grida festanti dei compagni ritrovatasi. Proprio ora Ernie e Justin si stanno abbracciando davanti a me e sai qual è l’unica cosa che hanno detto a me? “Ciao!”. Per non parlare di lei... lei la persona che amavo più di tutte, mi ha tradito nel peggiore dei modi. Non è nemmeno venuta a cercarmi oggi... si è dimenticata di me.
Hogwarts, 2 Settembre 1997
Caro diario,
abbiamo litigato. Non posso credere che mi abbia detto parole velenose come “invidiosa” e “presuntuosa”. Mi ha detto che il mio atteggiamento è irragionevole, che sembro pazza e che io non ho il diritto di intromettermi sempre così nella sua vita e di essere possessiva. Come fa a non capirlo? Come fa a non capire che se faccio così è solo perché voglio il suo bene. Mi fa venire una rabbia... ho deciso: la nostra amicizia finisce qui. Non posso sopportare di essere pugnalata proprio dalla persona da cui meno me l’aspetto... sono abituata ad essere evitata ed a litigare con gli altri, non mi resta altro che far diventare lei una degli altri. Così smetterò di soffrire inutilmente per lei. Da sola starò benissimo: ci sono stata per tanto tempo e non ho paura di restarci, perché a quanto pare stando da soli si soffre di meno. Per questo ho deciso che da oggi tu non ti chiamerai più Leanne ma Eris, come l’antica dea greca della discordia e della lite.
La tua affezionata,
Eloise
Hogwarts, 15 Settembre 1997
Cara Eris,
e così siamo rimaste solo tu ed io, come all’inizio. Ultimamente lei ha cercato spesso di parlarmi ma non voglio averci più niente a che fare, la odio e non so perché. Eris, ti prego, dimmelo perché reagisco così? Cosa c’è di anormale in quello che ha fatto Leanne? Perché la odio così tanto? E’ la natura umana delle cose ed io dovrei essere felice per lei, perché ha trovato una persona che le vuole bene. Perché avverto questo principio di escludibilità. Comincio a pensare, Eris, che io sia... no, ma che dico? Credevo che da sola mi sarei sentita meglio ma non è così. Mi sento soffocare, mi sento vuota... non so con cosa riempire il vuoto lasciatomi da lei. E sebbene io avverta il bisogno di averla al mio fianco, il mio orgoglio ed il mio odio mi impediscono di farlo e l’allontanano sempre più da me. Ora nella nostra camera regna sempre tanto silenzio, non ci sono più le chiacchierate che facevamo un tempo. Ora c’è solo buio, solo silenzio, solo nero.
El
Hogwarts, 29 Gennaio 1998
Cara Eris,
ho trovato una nuova motivazione di vita: la vendetta! Sì, ho deciso. Mi impegnerò fino in fondo nello studio, colmerò così il mio vuoto, imparerò tutti gli incantesimi e tutte le stregonerie e poi mi vendicherò. Quando sarò una strega potente, bellissima e affermata in tutto il mondo, schiaccerò tutti questi insetti e li farò soffrire quanto hanno fatto soffrire me. I primi saranno loro: i miei compagni di Casata, poi sarà la volta di Katie Bell e Terry Steeval. E per finire ci sarà lei e mi supplicherà di tornare ad essere sua amica ma io le farò capire come ci si sente quando si viene respinti.
La tua combattiva,
Eloise
Hogwarts, 10 Marzo 1998
Cara Eris,
ultimamente le mie Compagne di Casata si comportano in modo davvero strano. Escono spesso e molte volte durante orari strani. Parlano sempre sottovoce come se si dicessero chissà quale segreto e ho notato che ultimamente discorrono anche con componenti di altre Casate. Comincio a pensare che facciano parte di qualche gruppo segreto. Ti aggiornerò presto.
La tua adorata,
Eloise
Hogwarts, 12 Aprile 1998
Cara Eris,
ora ne sono sicura! Fanno parte del gruppo che si chiama ES e che da tempo mira a contrastare il preside ed i Carrow. Oggi, infatti, ho ascoltato di nascosto una conversazione tra Leanne e Hannah e sono andata subito a riferirla alla professoressa Carrow. E’ una brava donna, mi tratta gentilmente e punisce i ribelli e gli offensivi come Zacharias Smith. Ovviamente non ho detto nulla di Hannah e Leanne, nonostante tutto non voglio farle del male ma le ho rivelato i nomi dei capi e lei mi ha ricompensato. Sono felice che ora ho in pugno un’informazione che possa nuocere alle mie ex-amiche e non appena se ne presenterà l’occasione, stai pur certa che la sfrutterò.
La tua fremente,
Eloise
Puntata 1) Eloise Pt.2
Hogwarts, 1 Maggio 1998 ore 20.00 – Stanza delle Necessità Allora? Pronta per l’avventura di stasera? *La voce calda e allegra di Hannah riscosse Leanne dai suoi pensieri* <...