22,25 – Scale

Rimasi immobile, quasi pietrificata. Non feci nemmeno in tempo a salutare Justine: era appena arrivata e con la stessa velocità di un fulmine, se ne era andata . *Ma perchè…?* “Justine!” le gridai, ma era già sparita dalla mia vista.
Stavo per seguirla ma mi accorsi che avevo ancora la mia mano in quella di Mike. Non riuscii a muovermi da lì, a lasciare la sua mano. Non so nemmeno io cosa mi prendesse, ma ogni volta che guardavo i suoi occhi, era come se mi attirasse, come una calamita e non riuscivo più a staccarmene.
La sua mano che scendeva piano dai miei capelli fino al mio mento, e poi…era così vicino…non capivo ancora bene di cosa avesse avuto paura. Pensai velocemente a quello che mi aveva detto Will, poi a quello che mi aveva sussurrato Mike e iniziai a capire. *deve avermi visto mentre parlavo con Kumigo*
Gli sorrisi. *E’ stato male…per me* non riuscivo a crederci. Non c’era niente di bello in realtà nel far stare male una persona, e infatti non era per quello che sentivo dentro di me un’ondata di felicità. Se c’era rimasto male, voleva dire che in qualche modo, ci teneva davvero a me.
Strinsi più forte la sua mano a quel pensiero “Mi dispiace Mike, non volevo farti star male” e, lasciando scorrere le emozioni, mi avvicinai e lo abbracciai forte. Non m’importava se fosse passato qualcuno in quel momento, non m’importava di niente, volevo solo abbracciarlo e sentire le sue braccia stringermi.
Appoggiai il mio viso al suo petto e rimasi ferma così con gli occhi chiusi, pensando a quanto…mi piaceva. Mike mi piaceva tantissimo. Era il primo ragazzo che avesse mai provato interesse per me, non sapevo come comportarmi, era tutto irrazionale per me che ero sempre ben attenta ai particolari e cercavo una giustificazione a tutto. Ma come potevo spiegare quello che sentivo? Non c’era spiegazione e non la volevo cercare. Volevo solo che quel momento non finisse…mai. Mi strinse con le sue braccia.
Alzai la testa e incrociai il suo sguardo: eravamo di nuovi vicinissimi.

Vea Charm
III anno, Corvonero