La vincitrice

Laura aprì la porta di casa, entrò, si tolse le scarpe e si buttò sul divano. Era stata una giornata pesantissima al lavoro. Rivolse lo sguardo fuori dalla finestra. Il sole stava tramontando. Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi. Sentì il bisogno di una doccia. Si sollevò a fatica dal divano e si avviò verso il bagno. Davanti alla porta d’ingresso vide sul pavimento un fogliettino di carta che le era sfuggito poco prima. Lo raccolse e lo girò. Stampato nel mezzo del bigliettino c’era uno strano indirizzo di un sito web e dei dati di accesso..


Laura aprì la porta di casa, entrò, si tolse le scarpe e si buttò sul divano. Era stata una giornata pesantissima al lavoro. Rivolse lo sguardo fuori dalla finestra. Il sole stava tramontando. Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi. Sentì il bisogno di una doccia. Si sollevò a fatica dal divano e si avviò verso il bagno. Davanti alla porta d’ingresso vide sul pavimento un fogliettino di carta che le era sfuggito poco prima. Lo raccolse e lo girò. Stampato nel mezzo del bigliettino c’era uno strano indirizzo di un sito web e dei dati di accesso:

Username: Laura

Password: winner

– pensò. Il fogliettino lo aveva trovato proprio davanti all’ingresso e poteva essere stato infilato dal pianerottolo facendolo passare sotto la fessura. Il mese precedente il suo fidanzato le aveva preparato una sorpresa simile. Via e-mail le aveva mandato un indirizzo di un sito web, dove aveva trovato un “buono virtuale” per un week-end romantico in riva al lago. Era stato un regalo per il loro anniversario e avevano passato due giorni meravigliosi. Stavano assieme da ormai due anni e Laura sperava di ricevere una proposta di matrimonio, o almeno di convivenza. Decise che la doccia poteva aspettare. Estrasse dalla borsa il suo portatile, lo posò sul tavolo della sala e lo avviò. Si accese una sigaretta mentre aspettava l’avvio del sistema operativo.

– disse ad alta voce Laura.

Quando sullo schermo apparve il suo desktop, si collegò alla rete wirelless, lanciò Firefox e digitò nella barra di navigazione l’indirizzo trovato sul bigliettino.

Si aprì una pagina su sfondo nero, con un titolo bianco in caratteri enormi:

NUOVO SONDAGGIO:

TERMINE SCADUTO

CLICCA QUI PER VEDERE I RISULTATI

SI RICORDA CHE IL VIDEO

DELL’EVENTO

SARA’ TRASMESSO OGGI

A PARTIRE DALLE ORE 20.30

Laura seguì il link e le si aprì una nuova pagina, sempre su sfondo nero, con solo un semplice menù da cui poteva scegliere:

1) LE CANDIDATE

2) I RISULTATI

3) VIDEO IN DIRETTA (SOLO PER UTENTI ABILITATI)

Ciccò sulla voce numero uno. La connessione ora sembrava più lenta. Sulla barra di stato la scritta “waiting for loading..” sembrava bloccata. Passarono alcuni secondi e la scritta cambiò in “Transferring Data from website”. Nella pagina che si aprì si vedevano quattro foto in miniatura che ritraevano delle ragazze in primo piano e Laura notò subito che la seconda era lei. Sotto le foto la scritta “Clicca su una foto di una delle candidate per accedere alla sua pagina” lampeggiava vistosamente.

Una sensazione di disagio iniziò a nascerle improvvisamente dalle viscere. Senza pensarci cliccò sulla sua foto e le si aprì la “sua pagina”. La paura si trasformò in terrore e la vista le si annebbiò mentre vedeva caricarsi miniature di sue foto prese di nascosto ovunque: in strada, nei negozi, in ufficio e, cosa che la paralizzò del tutto, in casa sua mentre dormiva.
Sotto le foto c’era del testo con una sua biografia:

“Laura, 32 anni. Nata a Pisa, vive a Milano da 14 anni. Laureata in Psicologia, lavora come libera professionista. Capelli rossi, occhi verdi. Altezza 1,70 cm circa…”

Il testo proseguiva, ma non riuscì ad andare avanti. Premette il pulsante “back” del suo broswer, tornò alla pagina precedente e scelse la seconda voce: “I risultati”.

Attese il caricamento della pagina successiva. Pochi secondi, ma le sembrarono ore. Alla fine si aprì la solita pagina su sfondo nero:

LA VINCITRICE

DI QUESTO MESE E’:

LAURA

CLICCA QUI PER VEDERE L’EVENTO IN DIRETTA (SOLO PER UTENTI REGISTRATI)

CLICCA QUI PER ACQUISTARE L’ACCESSO

– pensò Laura. Sul bigliettino c’erano anche una username e una password. Tornò alla Home del sito e seguì il link per l’evento in diretta. Le si aprì un box chiedendole i dati di accesso, digitò quelli trovati sul fogliettino e attese il caricamento della pagina. Lentamente si aprì una sua foto. Sotto vide apparire la scritta:

LA VITTIMA DEL MESE E’

LAURA

CON 274 VOTI

METODO DI MORTE SCELTO:

IMPICCAGIONE

Clicca qui per il video in diretta!

La sua mente già provata non trovò nessun appiglio a cui aggrapparsi. Puntò il mouse sul link al video. Si aprì una finestra con l’interfaccia di Windows Media Player, su sfondo nero. Attese il caricamento dei dati. Quando comparve la prima immagine del video trasmesso in diretta sentì un brivido gelido lungo la spina dorsale e si accorse che un goccio di urina stava bagnando la gonna. Nel video riconobbe la sala della sua casa ripresa dall’alto: lei era di spalle, seduta davanti al tavolo che guardava il computer. Dietro di Lei un uomo con una corda in mano si stava avvicinando lentamente. Si girò di scatto e con la coda dell’occhio notò un gancio sul soffitto che non era mai esistito.